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CHI LO SA?
Sei personaggi intrecciano la loro esistenza tra vecchi e nuovi turbamenti durante la permanenza parigina di una compagnia di attori italiani che recitano una commedia di Pirandello (il che dice che il numero di personaggi non è casuale...).
Un gioco volutamente raffinato, che gioca sul parallelo realtà-teatro e che ha momenti di indiscutibile gradevolezza e garbo.
Purtroppo il gioco diviene alla lunga (154 minuti !) stancante e si svuota via via dei contenuti più interessanti, divenendo puro esercizio di stile formale e fine a sè stesso (un difetto ogni tanto presente nei "grandi vecchi" come l'ultra-70enne Rivette).
La parte dedicata alla rappresentazione scenica è, per chi non conosce bene l'opera rappresentata ("Come tu mi vuoi"), un tedioso orpello, specie quando le vicende iniziano a intrecciarsi e il raccordo con l'opera potrebbe essere fatto con riferimenti più snelli, senza essere costretti ad assistere a lunghi monologhi spesso difficilmente rapportabili a quanto accade fuori-scena.
Ma il difetto più grande è che la conduzione dei 6 personaggi, ognuno dei quali interagisce in modo del tutto peculiare con gli altri, a un certo punto prende decisamente la mano al regista e non vi è una sola figura che mantenga un comportamento coerente col proprio modo di essere così come descritto in precedenza. Si assiste così a una serie di situazioni certo curiose ma che determinano un disagio nello spettatore, che non comprende più il perchè di certi atteggiamenti e non riesce più a immedesimarsi con nessuno dei protagonisti.
Peccato, perchè come detto le schermaglie, amorose e non, sono descritte con efficacia e il cast è molto valido (meglio le 3 donne, specie la Balibar, dei 3 uomini, anche se Castellitto si conferma bravissimo).
Salviamo il film solo perchè confessiamo un debole per il genere.
Spadini
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Ultimo aggiornamento 06.04.20
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