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MILLION DOLLAR BABY
No, no, e no. Che Clint Eastwood abbia diritto a tutta la stima possibile, come attore e come regista, passi. Che qualunque cosa faccia adesso venga salutata come "lezione di cinema", fino a saccheggiare tutti gli Oscar principali, no.
Il film ha sicuramente la bella impronta dolente del precedente Mystic River, una fotografia in chiaroscuro di un certo effetto, 2 protagonisti (lo stesso Eastwood e la Swank) straordinari. Ma il resto è più che ordinario: sia la parte "sportiva", sia (soprattutto !) la rappresentazione del dolore, che segue una strada già percorsa, senza aggiungere emozioni nuove e dilatando senza motivo il respiro del film, assai più significativo nel seguire la commovente determinazione della pugile nel cercare sul ring il riscatto per una vita insoddisfacente. Morgan Freeman è poco più che la voce fuori campo (un Oscar incomprensibile per lui, un "ng" ne fotografa il peso nel film), la famiglia di lei è caricaturale, gli incontri di boxe quanto meno semplicistici.
Da 7 la prima parte, da 5 la seconda: per un Oscar, un po' poco.
Spadini
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Ultimo aggiornamento 06.04.20
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