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GOOD NIGHT, AND GOOD LUCK
Bell'esempio di film di denuncia la seconda regia di Clooney. La vicenda è incentrata sulla battaglia del giornalista televisivo Edward Murrow (un notevole David Strathairn) contro i metodi inquisitori del celeberrimo senatore McCarthy, il protagonista della caccia alle streghe comuniste degli anni '50. Clooney sceglie uno stile asciutto, ancorchè non banale, con un uso tutt'altro che piatto di luci, movimenti di camera, inquadrature. La vicenda viene descritta praticamente solo all'interno degli studi televisivi dove Murrow teneva una seguita trasmissione sulla CBS: questa scelta, quella del bianco e nero, l'uso di filmati originali dell'epoca, danno alla pellicola una chiave documentaristica ma certo non si può dire che il film annoi. Alcuni passaggi dei discorsi di Murrow sono infatti attualissimi e inducono a riflettere, da un lato sul confine tra motivazioni di sicurezza nazionale o mondiale e la libertà individuale, dall'altro, con amarezza, sulla statura dei giornalisti televisivi di adesso e sulla diffusa mancanza di coraggio loro e dei grandi gruppi televisivi che prigionieri di lobby politico-economiche preferiscono imbonire il popolo bue con programmi indecorosi. Nel cast ricco (compreso lo stesso Clooney), ma raffreddato dalla scelta di toni, spicca la maschera dolente di Ray Wise (ricordate il padre di Laura Palmer in Twin Peaks ?). Bello, anche se al solito, personalmente, quando un film rimane sul piano della cronaca e della denuncia, difficilmente sfonda a livelli altissimi.
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Ultimo aggiornamento 06.04.20
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