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La recensione di Beppe Spadini

THE QUEEN

La prima cosa che abbiam pensato uscendo dal cinema � stata se sarebbe possibile fare un film del genere, che scava nel privato di una personalit� di primissimo piano (la Regina di Inghilterra, mica bruscolini !) ancora in vita, in Italia: la risposta � no, perch� non ci sarebbero autori abbastanza bravi n� personalit� abbastanza interessanti, e anche trovandone una sarebbe prevedibile una serie di denunce di ogni ordine e grado.
A dirla tutta Frears (un regista discontinuo ma i cui migliori lavori sono davvero buoni) traccia un ritratto di cui Elisabetta II non pu�, secondo noi, lamentarsi. Sono i giorni immediatamente successivi alla morte di Lady D e improvviso si apre un baratro tra il sentimento popolare e il modo in cui la nobilt� inglese cerca di gestire la situazione, all'impronta di un distacco tipicamente "british" che per� nell'occasione fa a pugni con la venerazione per la principessa del Galles, ai confini della beatificazione.
Eppure Elisabetta non � donna insensibile (bellissima la scena col cervo), solo � stata educata in un ruolo fin da bambina (divenne regina a 27 anni) e stenta ad uscire da canoni di comportamento codificati e che comunque lei approva e apprezza. E il fresco primo ministro Blair (uno che SICURAMENTE non pu� lamentarsi della pellicola...) comprende questo disagio e fa ogni sforzo di mediazione, cercando anche di difenderla da un inedito ed epocale linciaggio mediatico, mentre per esempio Frears non ci va tenero con la moglie Cherie, irrispetosa della monarchia e scioccamente provocatrice.
Nel complesso, un film magnifico, in cui un momento di dolore collettivo viene raccontato con un'attenzione e un rispetto che non poteva che essere made in Great Britain. Favolosa Helen Mirren, ogni tanto bisogna fare uno sforzo per ricordarsi che quella sullo schermo NON E' Elisabetta.

Spadini

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