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PARLA CON LEI
Sempre meno "scandaloso" e allegramente fracassone, più intimista ma senza rinunciare all'invenzione e alla provocazione: il nuovo film di Almodovar attenua ulteriormente i toni dopo "Tutto su mia madre" e rappresenta la solita storia "estrema" (l'amore per una ragazza in coma) con garbo e (fin troppa ?) moderazione. Colpisce positivamente che la vicenda sia incentrata sui sentimenti di 2 personaggi maschili, dopo l'over-dose muliebre della pluri-premiata pellicola precedente (e un po' di tutta la cinematografia almodovariana): in particolare il personaggio di Marco (Dario Grandinetti) è a nostro avviso molto ben delineato e interpretato, mentre un po' più "facile" è l'altro protagonista (un infermiere minorato), comunque toccante e mai patetico. C'è spazio per alcuni originali innesti (i balletti, il film muto) che non spezzano il ritmo del film, dandogli anzi maggior spessore.
Certa critica ha gridato al capolavoro, ma anche nello sconfortante piattume cinematografico attuale bisogna avere equilibrio: noi crediamo che sia un film che denota intelligenza e sensibilità in cui trovano spazio alcune buone idee e considerazioni, ma non lampi di genio: comunque, piuttosto bello.
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Ultimo aggiornamento 06.04.20
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