WEB-MAILWEB-MAIL 2
Ricerca personalizzata
Clienti
Recensioni via E-mail
Prendile!
 
Può un film essere perfetto?
Segnalateci i vostri film da 5 spadini!
 
Film
da 1 Spadino
da 1,5 Spadini
da 2 Spadini
da 2,5 Spadini
da 3 Spadini
da 3,5 Spadini
da 4 Spadini
Pubblicità

Condividi Bookmark and Share


Thumbnail Screenshots by Thumbshots

Spad si gira!  

Spad si gira!
(recensioni a casaccio a cura di Beppe Spadini)

LA STANZA DEL FIGLIO
Il dolore che divide, che isola, perchè ognuno di noi cerca strade personali per venirne a capo o alle volte decide di non volerne venire a capo affatto, e perciò pare incomprensibile il comportamento degli altri. Un tema molto bello, molto poco "Morettiano", con il quale lo "splendido quarantenne" ritorna a raccontarci una storia (finalmente !) dopo il periodo autobiografico iniziato positivamente con "Caro diario" ma poi decaduto nell'eccessiva vacuità di "Aprile".
A nostro giudizio però la gran "fame" di Moretti di pubblico e critica ha portato valutazioni eccessivamente entusiastiche. "La stanza del figlio" ha certamente diversi punti a suo favore: il prologo, più in tono con la sua filmografia, in cui il regista conferma l'ineguagliabile capacità di rappresentare scene di vita quotidiana focalizzando magnificamente aspetti anche secondari con arguzia e adorabile umorismo; la capacità drammatica di alcune scene mute e struggenti; le figure di madre e figlia, ottimamente caratterizzate ed interpretate (molto brava in particolare la giovane Jasmine Trinca).
Non ci è piaciuto gran chè invece il personaggio interpretato da Moretti stesso, di cui non abbiamo capito nè l'ondivago alternarsi dei comportamenti, nè l'incapacità di trovare un terreno comune di conforto con la moglie, visto che tutto sommato entrambi scelgono di non "andare oltre" il dolore (esigenza invece avvertita più marcatamente dai giovani: la figlia, la ragazzina), ma di immergervisi pienamente. Sarà che Moretti ci ha talmente abituato ad una identificazione totale attore-personaggio che reazioni non-Morettiane ci suonano false, ma la colpa è sua, che ha sempre rifatto (splendidamente) sè stesso e che in fondo è sè stesso anche all'inizio del film.
Inoltre non sembra svanito il problema "contenuto": un tema così ampio e dagli innumerevoli risvolti viene esaurito in un'oretta e mezza, "gonfiata" da alcuni soliloqui dei clienti di Moretti (che è uno psicologo), del tutto pleonastici se non irritanti (Accorsi), con la sola eccezione di Silvio Orlando, ancora una volta bravissimo. E' un po' come per tutti i nostri registi più amati (ci è già successo recentemente con Woody Allen): vogliamo sempre il meglio, pertanto, a costo di scandalizzare qualcuno.

Spadini

Primo Precedente Successivo Ultimo


Ultima recensione Elenco alfabetico Legenda Elenco cronologico


Torna alla homepage Cerca nel sito Scrivi una mail Portfolio clienti | Appuntamenti | Aziende | Casa | Comuni | Lavoro | Rubriche | Sport | Info_Utili | No_Profit | Pubblicità
Ultimo aggiornamento 06.04.20 :: :: Admin
Copyright 2000/2020 GRIFO.ORG Srl - Tutti i diritti riservati
Siti partner noleggio autogru e piattaforme aeree | boxercentonara | allevamento cani golden retriever | cuccioli cani labrador | cuccioli cani maltesi | cani shihtzu | castellobasket.it | cristoferi | esserbella | gamaweb.it | arredo giardini | abbigliamento e accessori sport | accessori e assistenza camper Bologna | biglietto da visita digitale | virtusimola.com