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Spad si gira!
(recensioni a casaccio a cura di Beppe Spadini)
SAI CHE C'E' DI NUOVO?
Un primo tempo imbarazzante, in equilibrio instabile tra siparietti scanzonati e momenti che vorrebbero essere intensi ma che diventano grotteschi perchè inseriti in modo schizofrenico (del tutto posticcio l'ormai inevitabile funerale dell'amico gay morto di AIDS). Condiscono il tutto dialoghi da fotoromanzo e 2 attori fuori parte: penosa Madonna, inverosimile quarantenne abbandonata e in crisi, macchiettistico Everett, costretto a rifare il personaggio di "Il matrimonio del mio migliore amico" in modo caricaturale.
Nel secondo tempo la storia sfocia verso una sorta di "Kramer contro Kramer" e le cose, abbastanza a sorpresa, vanno un po' meglio (peggio francamente era difficile), grazie soprattutto alla ritrovata credibilità di Everett, padre a cui viene sottratto il figlio.
Ma il finale giunge improvviso e sbrigativo, per giunta dopo aver introdotto nella trama una variabile in più che diventa l'ennesimo ramo secco di una sceneggiatura surreale.
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Ultimo aggiornamento 06.04.20
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