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A. C. Imolese
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Notizie di calcio
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Il pareggio col Cesena dimostra che il Bologna non è uscito dalle difficoltà
Il pareggio ottenuto sotto il Colle della Guardia col Cesena non modifica di
molto la situazione del Bologna; parlare di crisi sembra azzardato, perché nella
mente collettiva della tifoseria rossoblu viene ricordato l’avvicendamento
della scorsa stagione. Poi Renzo Ulivieri è un tecnico molto gradito alla
piazza bolognese; sotto alle Due Torri il tecnico toscano raccoglie molte simpatie,
anche nell’ambito dei giornalisti. E’ il trainer che negli ultimi
anni ha meglio interpretato il pensiero della cittadinanza, dove lo sport ed
il calcio sono parti inseparabili del sentire sociale petroniano; proprio per
questo i risultati della squadra rossoblu non sono vissuti in maniera drammatica
come in altre città.
A Bologna il calcio essendo una delle dimensioni della vita umana, non la sola, è collocata
correttamente nel quadro dei valori della vita famigliare e comunitaria; la correttezza
del tifo è il prodotto di un pubblico che sa dare a questo sport il giusto
posizionamento nella scala degli ideali che guida la vita delle persone. La condivisione
di questo carattere costruttivo che caratterizza la tifoseria felsinea viene
confermata dalla squadra dei consiglieri comunali, dove il diessino Maurizio
Cevenini, Presidente del Consiglio provinciale, gioca da anni accanto a Patrizio
Gattuso, esponente di Alleanza Nazionale; in questo caso parafrasando un concetto
di don Luigi Sturzo “La politica divide, ma il calcio unisce”.
Con le vicende poco allegre che ogni giorno emergono sulla scena calcistica italiana
si deve prendere atto che il “mercato” è molto inquinato e
malato; i tentativi di guarirlo sembrano inconsistenti contro la gravità della
patologia. Invocare giustizia in un ambiente di questo genere è come cercare
un santo all’inferno; in questo quadro l’emarginazione del Bologna
non è frutto del caso o delle incapacità dirigenziali, come per
tanto tempo si è creduto. Le rivelazioni ormai quotidiane ci fanno capire
come il calcio è strettamente legato ad altri settori della vita pubblica
ed un palcoscenico dove i protagonisti sono gli stessi.
Come ha sottolineato il Presidente Alfredo Cazzola sarà l’organico
a fare la differenza del Bologna; è vero che il torneo è ancora
lungo, ma bisogna tenere un passo più deciso. Il dialogo che la presidenza
del club rossoblu ha tenuto spalancato con la tifoseria, con la conseguente riapertura
degli abbonamenti come aveva chiesto il “Centro Bologna Clubs”, sono
un motivo che dimostra come la società ci tiene al proprio retroterra.
Intanto la Juventus continua la rimonta con sempre nuovi record ed ha ormai recuperato
la graduatoria da inverno siberiano che l’aveva segnata in partenza; provvedimenti
tardivi che sollevano la classifica e il morale juventino, inoltre, non è detto
che non possano arrivare. Il francese David Trezeguet, intanto, con 130 reti
realizzate è lo straniero che ha maggiormente segnato e punta a stabilire
diversi primati bianconeri; il calciatore transalpino in questo mese compirà ventinove
anni e l’attende un futuro, agonisticamente parlando, ancora lungo. In
occasione della sesta giornata le “zebre” se la vedranno all’ombra
della Mole Antonelliana col Brescia, mentre il Bologna giocherà nella
serata di lunedì 9 ottobre allo “Stadio San Nicola” di Bari.Floriano Roncarati
Notizia del 03/10/2006
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