A2: Eurovo - Padova 30-28
EUROVO ROMAGNA HANDBALL - PADOVA 30-28 (17-13)
Eurovo Romagna: Da Tassinari, Sabbatani, Tampieri, M.Folli 1, F.Folli 7, Brasini
5, Tabanelli 4, Regoli 3, Asirelli 4, Poletti, Dal Monte ne, Erakovic 6. All:
Do Tassinari.
Padova: Andriolo, Piazza, Piva 3, F. Menin 1, D. Menin, Rosato, Parzani, Dalla
Libera, Jasarevic ne, Manica 3, Kovacevic 16, Vosca 5. All: Tegzes
Arbitri: Alperan e Scevola di Milano
Spettatori: 400 circa
Mordano - Con la sfida al Padova l'Eurovo saluta definitivamente la palestra
comunale di Mordano, dopo anni di grandi soddisfazioni in serie A. Anche questa
sorta di "addio" ha reso spettacolare una partita ad alta tensione
in cui gli ospiti hanno creduto al colpaccio fin dall'inizio. A dire il vero
l'Eurovo, privo di Valli, ha sempre controllato il match, dall'alto della sua
esperienza, ma non è riuscito a chiudere il conto come invece ha sempre
fatto nelle altre apparizioni interne. Padova si è dimostrata la squadra
più forte scesa quest'anno a Mordano, anche se, a rigor di cronaca, serve
ricordare come è impensabile giocare a questi livelli rimanendo completamente
dipendenti da un solo giocatore: Ljubo Kovacevic. Lo slavo, infatti, ha attirato
su di sé tutti i palloni giocabili della sua squadra, mantenendo un'altissima
percentuale di realizzazione, al di là dei 16 gol messi a segno. Per
il Romagna, invece, i gol sono stati suddivisi equamente tra i principali terminali
offensivi e questo, alla lunga, ha fatto la differenza. Inizio spumeggiante
dell'Eurovo che tenta subito l'allungo: 3-0 poi 6-2 al 9'. In pochi minuti,
però, c'è il ruggito di Kovacevic che riporta in gara i suoi sul
6-6 realizzando solo lui. Mentre al 19' il punteggio è ancora in equilibrio
(11-10), gli ospiti cominciano un gioco sporco, fatto di colpi spigolosi. Si
accendono gli animi in campo, con gli arbitri (sufficienti) che cercano di sedare
i bollenti spiriti. L'Eurovo si riporta avanti sul 16-11 al 27', ma è
ancora lo slavo ospite a non far morire le speranze patavine: realizza 12 dei
13 gol ospiti del primo tempo. La sua caratteristica è il tiro di potenza
da lontano: i portieri locali vedono arrivare veri e propri missili terra aria
e risultano incolpevoli per i gol subiti. Nella ripresa il Romagna sembra controllare
in scioltezza, mantenendo 3-4 lunghezze di vantaggio. La svolta sembra arrivare
al 12' quando Tassinari respinge un rigore di Kovacevic sul 21-18. Mentre i
colpi diventano sempre più duri, Padova tenta la clamorosa rimonta finale
realizzando a 1'26" il 28-26 con un bel tiro di Piva. Ma nel momento critico
spunta fuori il coraggio di capitan Folli, che fa saltare tutti in piedi per
il gol della tranquillità, seguito a ruota dal contropiede vincente di
Erakovic (30-26 a 50" dalla sirena). Da segnalare la grande difesa ad uomo
di Tampieri su Kovacevic che ha trovato gli unici momenti di sterilità
offensiva proprio quando ha dovuto fare i conti con il folletto mordanese. Ora
inizia la pausa natalizia che traghetterà le squadre nel 2002 e direttamente
al girone di ritorno. Carlone Dall'Aglio
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Notizia del 22/12/2001
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