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A2: Il Romagna Handball in serie A1
Il Romagna Handball è promossa in serie A1 con 3 turni di anticipo rispetto al termine della stagione. Questo il responso della supersfida contro il Terni. La sconfitta subita a Formigine e la matematica non ancora certa avevano creato una sorta di alone di insicurezza e di tensione attorno agli uomini di Tassinari. Solo ad un paio di minuti dalla fine, quando tutto il pubblico si alza per applaudire i propri beniamini, si ha la certezza della promozione. Romagna in A1, quindi, con molto anticipo rispetto alle aspettative estive, ma seguendo il trend di tutta una stagione che ha visto sempre protagonisti Folli e compagni. La perla della vittoria sui rivali del Terni giunge al termine di una gara vibrante, emozionante e sempre in equilibrio, anche se le redini del gioco sono sempre nelle mani del duo Maurizio Tabanelli-Matteo Folli. Per il veterano si tratta di un’impennata d’orgoglio dopo la pessima figura rimediata nell’ultima apparizione interna con Bolzano. Con Davide Tassinari che infligge una sonora lezione di tecnica al suo corrispettivo avversario, parando come una saracinesca, per il Romagna la strada si mette in discesa. Da applausi anche il contributo di capitan Fabrizio Folli, vero leader in campo. Efficace la prestazione di Regoli e Tampieri, cosiccome molto buono l’apporto della coppia di ali Erakovic-Valli, praticamente inarrestabili per tutto l’arco del match. Il Terni paga la fame di successo del Romagna che non lascia nulla di intentato: nel primo tempo gli ospiti non segnano per almeno 15’ se non grazie a 5 rigori (trasformati da Puccilli) elargiti da una coppia arbitrale non proprio degna della situazione. Da notare che il primo rigore fischiato a favore dei locali arriva ad 1’ dalla sirena finale, mentre sono 7 i tiri dal dischetto per Terni, non certo ostruito dal comportamento del duo federale. Torna in A1, quindi, il gruppo del Mordano che la lasciò un anno fa al termine di una serie sfortunata di playout contro Fasano e Mazara (tra l’altro entrambe praticamente retrocesse quest’anno). Tornano in A1 giocatori che l’hanno già assaporata in diverse occasioni come Tabanelli, Erakovic e Brasini. Con il biglietto della promozione in mano, ora la palla passa ai dirigenti che hanno l’obbligo di programmare una squadra che meriti una massima serie formata solo da 12 squadre (quest’anno 2 promozioni dalla A2 e 4 retrocessioni in A1). Primo obiettivo sarà quello di confermare il gruppo portante che ha compiuto l’impresa della promozione per poi inserire in rosa almeno 3 stranieri di rango, in grado di poter fare la differenza. Sarà dura, ma i tifosi hanno fame, i giocatori ancora di più, di un campionato alla grande in A1 e, perché no, del sogno dei playoff scudetto. Ma ora parola ai dirigenti: i giocatori, i tifosi, lo staff tecnico hanno fatto il proprio dovere, riportando in A1 la pallamano nostrana. Nelle prossime, ininfluenti 3 partite, il Romagna affronterà le due trasferte di Prato (ultimo e già retrocesso da settimane) e Padova, mentre avrà modo di salutare i propri tifosi il 1° aprile contro Ambra. Ma quello che conta è avere già in mano la promozione in serie A1. Grazie ragazzi. Carlone Dall'Aglio
Notizia del 20/03/2002
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