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A Verona č scoccato il “momento Massimo” di Marazzina
In riva all’Adige è arrivato il grande momento di Massimo Marazzina;
dopo tante sofferenze finalmente il lodigiano ha voltato pagina con una rete
che vale tante cose insieme: il riscatto personale, la conquista di un posto
fisso nella squadra e la simpatia della tifoseria rossoblu. Al 19’ del
primo tempo l’attaccante rossoblu “lavora” la palla, su passaggio
di Claudio Bellucci, in quella maniera che fa diventare il goal un’opera
d’arte; questi rari momenti che il calcio offre è riuscito in un
sabato pomeriggio invernale a Massimo Marazzina allo “Stadio Bentegodi” di
Verona. Tutto il resto è contorno: a cominciare dalle grandi parate del
brianzolo Francesco Antonioli; nella città dell’Arena le prestazioni
straordinarie del N. 1 petroniano fanno parte del “cliché” e
si comincia a delineare, dalla classifica stessa, un team con aspirazioni fuori
dalle righe. La classifica ritorna a parlare attraverso i numeri: venticinque
punti e secondo posto in graduatoria a pari merito con la Juventus, ma la squadra
bianconera va considerata “fuori – quota”; sopra svetta solo
il Napoli con un punto in più, ma dopo una giornata di sofferenza. La
formazione affidata alle cure di Edoardo Reja non è andata oltre un pareggio,
sotto al Vesuvio, col Frosinone; la vitalità, il cinismo e la determinazione
che venivano attribuiti ai partenopei sono “qualità evaporate”.
Nella scorsa stagione quando venne scelto dal Presidente Aurelio De Laurentiis
e dal Direttore Generale Pierpaolo Marino come allenatore del “Napoli” Edi
Reja si presentò dichiarando: “Prometto soltanto sudore, lavoro,
determinazione e convinzione”; il mandato del tecnico di Gorizia sulla
panchina degli azzurri, come affermò, era chiaramente a termine: “La
mia permanenza è legata alla promozione in serie B”. Dopo l’accesso
alla serie cadetta Reja guida un club con forti ambizioni, ma ieri è svanita
nel peggiore dei modi l’aspirazione della “società borbonica” di
consolidare il primato in classifica; il Napoli ha salvato l’imbattibilità interna,
ma questo pareggio prefigura un futuro preoccupante. Per quanto concerne il “Bologna
FC 1909” dalle colonne laterali della classifica risultano: diciassette
gol fatti e tredici subiti; quinto attacco del torneo, a pari merito col Lecce
e nona difesa del campionato, a fianco dell’Albinoleffe; due rigori ottenuti
ed entrambi trasformati da Claudio Bellucci, così come sono due i penalty
subiti e messi a segno dalle formazioni avversarie. Le squadre che hanno usufruito
del maggiore numero di rigori sono state: Genoa, Brescia, Albinoleffe ed Arezzo
con cinque ciascuna; mentre cinque penalty li hanno subiti: Mantova, Frosinone
e Crotone. Nella “striscia” del Bologna campeggia ancora uno “zero” nella
colonna dei pareggi esterni; delle diciassette reti messe nel sacco ben dodici
sono state realizzate fra le mura dello “Stadio dall’Ara” e
solo cinque su campo esterno. Maggiore equilibrio nei gol subiti, infatti, dei
tredici incassati sette sono stati “introitati” sotto al Colle della
Guardia, mentre sei sui campi avversari; nella classifica dei marcatori Claudio
Bellucci occupa la piazza d’onore, con otto gol, alle spalle del genoano
Bolzan Martins Adailton che ha messo a segno nove reti..
Sabato prossimo arriva sotto alle Due Torri il Lecce che lunedì sera 4
dicembre, fra le mura amiche, se la deve vedere con il Brescia; la formazione
salentina svivacchia nella zona mediobassa della graduatoria e non sembra che
il trainer ceco Zdenek Zeman riesca a fare miracoli.Floriano Roncarati
Notizia di domenica 3 dicembre 2006 |
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