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Il Bologna balla contro il Piacenza e la panca di Ulivieri traballa
Sconfitta ingiustificata quella ottenuta dalla “Compagine di Ulivieri & C.” sotto
il colle della Guardia contro il Piacenza, una squadra che si presentava con
35 punti in classifica, 24 gol fatti e 25 subiti; un buon posizionamento, ma
nulla di trascendentale, tenuto conto che mancava anche Daniele Cacia, il miglior
attaccante biancorosso. L’atleta calabrese ha siglato sei reti, delle quali
ben tre su rigore, ma era indisponibile e ha disertato lo “Stadio Dall’Ara”;
hanno sopperito a questa assenza Antonio Nocerino al 24’ del secondo tempo
ed ha completato l’opera Julien Rantier al 28’ della ripresa. E’ mancata
la squadra ed il collettivo per quanto riguarda il Bologna, mentre ci sembra
che ancora una volta viene attribuita la maggiore responsabilità all’arbitro
Gava di Conegliano Veneto. Non apparteniamo al “filone dei giustificazionisti”,
in quanto l’espulsione di Lamberto Zauli ci stava; il fantasista bolognese
colpiva il centrocampista Marco Padalino da tergo e si meritava per regolamento
il rosso. La superiorità numerica della squadra allenata da Giuseppe Iachini
nel primo tempo non dava frutto; l'unico brivido lo regalava Francesco Antonioli
che si lasciava sfuggire la palla a favore di Antonio Nocerino, che calciava
di prima intenzione, ma colpiva la parte interna della traversa. Nella ripresa
il Bologna non riusciva a fare il proprio gioco e non a caso è arrivata
la rete piacentina; bisogna guardare alla realtà: la squadra rossoblu è in
crisi! Quando non si tira in porta come si può pretendere di vincere?
Il lituano Tomas Danilivicius era stato acquistato per potenziare l’attacco
della formazione petroniana, per offrire ulteriori alternative a Renzo Ulivieri;
si deve constatare che i gol non arrivano, soprattutto nel momento in cui lo
stesso Claudio Bellucci ha le polveri bagnate.
Potremmo dire che questo Bologna, utilizzando una frase storica del toscanaccio
Gino Bartali, l’”è tutto da rifare”; in ogni ruolo l’equipe
rossoblu ha i suoi problemi e forse l’età avanzata dei “tesserati” del
Bologna fa la differenza. Tutte le squadre corrono, i nostri sono fermi, ma soprattutto
non è col ritorno al passato che si ipoteca il futuro; dobbiamo riconoscere
che nell’immaginario collettivo certi giocatori al “popolo della
curva Andrea Costa” facevano battere il cuore, ma non dobbiamo trascurare
la loro età. Il tempo passa per tutti anche per le “bandiere” che
si logorano con le intemperie; a margine da registrare che Giuseppe Signori,
all’età di 39 anni, si sta allenando per andare a giocare un poker
di mesi in Australia in una squadra nuova che sta nascendo. Riferendosi all’attuale
torneo della massima serie l’ex attaccante rossoblu ha affermato “E’ un
campionato in cui a parte Inter, Roma e il Milan che sta tornando, ha poca qualità”.
Il “Bologna FC 1909” contro il “Piacenza Calcio FC” si è trovato
a ballare e la “panca” di Renzo Ulivieri a traballare; il silenzio
del dopopartita di Alfredo Cazzola è sintomatico di una posizione di osservazione,
prima di assumere dure decisioni. Il club felsineo sabato prossimo andrà nei
dintorni del fiume Rubicone dove venne pronunciata la storica frase “Il
dado è tratto!” e noi ironicamente ci domandiamo “Il brodo
sarà fatto?”Floriano Roncarati
Notizia di luned́ 19 febbraio 2007 |
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