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A colloquio con Juan Caceres prima della gara di imola
A colloquio con Juan Caceres prima della gara di imola
Dopo appena tre gare il bilancio
del giovane pilota uruguagio Juan Caceres è decisamente
positivo: due quinti posti, ad Adria e Vallelunga, ed un terzo posto nell’ultima
gara di Brno. Certo nessuno si aspettava che Juan, debuttante in questa categoria,
potesse occupare il quarto posto in classifica generale a solo quattro punti
dal primo.
Juan, ti aspettavi un inizio di stagione così positivo?
Ci speravo, ma se qualcuno me
lo avesse detto non ci avrei creduto. Dopo una buona stagione in Formula 3 Spagnola
ho avuto l’opportunità di salire a bordo della Lola di GP Racing. Mi sono trovato
subito a mio agio, sia con il team che con la vettura, ma non avrei mai immaginato
di raggiungere il podio così presto e con solo due test alle spalle. Il merito
non è solamente mio, ma di tutta la scuderia, che sta facendo di tutto per mettermi
a mio agio.
Risultati incoraggianti in un campionato che si sta dimostrando molto competitivo
È vero, il F3000 Italia sta
dimostrando di essere una categoria impegnativa, con piloti di livello e di
esperienza internazionale. Basti pensare al mio compagno di squadra Fabrizio
Del Monte che nelle ultime due stagioni si è proclamato Vice Campione del Euro
3000 Series, ha debuttato in Champ Car e ha già svolto un test in Formula Uno.
Sono convinto che proprio Fabrizio sarà uno dei canditati alla vittoria del
campionato. Il mio obiettivo rimane sempre quello: concludere le gare a punti,
accumulare esperienza e sfruttare tutte le occasioni possibili per puntare al
podio.
E la vittoria?
La mia filosofia in questi anni
non è cambiata: quando sono in pista corro sempre per vincere. Occorre però
essere realisti: si tratta del mio primo anno in una categoria 3000 e necessariamente
devo accumulare chilometri ed esperienza per puntare alla vittoria. Penso però
che se continueremo a lavorare bene come stiamo facendo adesso ci toglieremo
parecchie soddisfazioni nel corso della stagione.
Anche per la tua scuderia si tratta del “debutto” con questa vettura.
È vero. GP Racing ha corso fino
allo scorso anno con le Lola B99 e quest’anno sta lavorando su una vettura,
la Lola B02, che fino a pochi mesi fa non conosceva. Ma i tecnici e gli ingegneri
di GP Racing stanno facendo un ottimo lavoro e si stanno avvicinando alle scuderie
che hanno due o tre anni di esperienza alle spalle su questa vettura. Abbiamo
fatto notevoli progressi dalla gara di apertura di Adria e sono sicuro che continueremo
su questa strada.
Che rapporto hai con il tuo paese, l’Uruguay?
Molto intenso. Il nostro Presidente,
che ho avuto il piacere di conoscere, è il mio primo tifoso e la stampa sta
dedicando grande risalto alla mia avventura qui in Europa. A volte succede che,
quando torno in Uruguay, la gente mi ferma per strada e mi chiede quando mi
potrà vedere in Formula Uno. È un sogno, che spero un giorno si possa realizzare:
ma torniamo con i piedi per terra, perché fra qualche giorno ci aspetta una
gara molto dura a Imola.
Vuoi fare un pronostico?
Non è nelle mie abitudini, ma
quello che posso dire è che l’obiettivo rimane quello di andare a punti. Le
aspettative intorno a me stanno crescendo, visti anche i buoni risultati di
inizio stagione, ma non sono un tipo che vive di illusioni. Sto lavorando duro,
anche dal punto di vista fisico, per dare il meglio di me gara dopo gara, senza
fare calcoli. Certo, vedere sventolare nuovamente la bandiera del mio paese
sul podio sarebbe una sensazione meravigliosa!
Notizia di mercoledì 15 giugno 2005 |
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