Cenni storici del Comune di Castel Guelfo (Bologna)
Il nome Castel Guelfo deriva da Guelfo VII di Baviera,
marito di Matilde di Canossa, e/o dal nipote di questi,
che costruirono il castello ("Castrum Guelphi")
allo scopo di difendere Medicina, per qualche tempo loro
dimora.
Un' altra interpretazione riconduce l' etimologia al fatto
che la famiglia dei Malvezzi appartenesse al partito dei
Pontefici, capi della parte guelfa in Italia.
Sorto attorno al Mille, Castel Guelfo viene per la prima
volta ricordato in un documento del 1207.
Sede di una rocca costruita dai bolognesi all' inizio
del 1300, fu per un secolo conteso fra gli Alidosi, la
Santa Sede, i Visconti e gli Sforza.
Castel Guelfo conobbe durante il medio evo più
di una dominazione, passando dai conti di Loiano (a cui
era stato assegnato dal Papa) ad Alberico da Barbiano,
per poi passare nel 1403 sotto l'influenza pontificia
e diventare, due anni dopo, dominio dell'imolese Lodovico
Alidosi.
Dopo alterne vicende, furono i conti Malvezzi ad ottenere
il vicariato perpetuo nel 1447, vicariato che tennero
(salvo qualche lunga interruzione, come le occupazioni
del duca Valentino e dei Bentivoglio), fino a tutto il
XVIII secolo, quando con la rivoluzione francese furono
aboliti i feudi.
Fino ai primi anni del 1900 Castel Guelfo conservò
evidenti tracce della fisionomia tardo-medioevale, finché,
con la prima e la seconda guerra mondiale, iniziarono
le demolizioni di alcuni tratti della cinta muraria. |