Comune di Mordano (BO)
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- Frazioni: Bubano, Chiavica
- Numero di abitanti: 4248
- Altitudine (metri): 21
- Superficie (kmq): 22
- Cap: 40027
- Prefisso telefonico: 0542
- Distanza dal capoluogo di provincia: 46
Nella pianura a est di Bologna troviamo Mordano, l’antica "Moretano", con le belle torri gemelle all’entrata dell’abitato, simili a quelle dell’arsenale di Venezia: vi si giunge dopo aver attraversato una campagna ricca e lavorata "come un giardino".
Tra i filari di vite e peschi si scoprono numerosi edifici di pregio, tipici dell’architettura rurale romagnola. A undici chilometri da Imola si respira ancora aria cateriniana, cioè di Caterina Sforza, che vicino a Mordano, Bubano per l'esattezza, si costruì una bella rocca per resistere ai francesi di Carlo VIII. Doveva essere massiccia, ma non ne rimane quasi più traccia. Chi si è divertito a prendere le misure, dice che era quadrata, 44 metri e mezzo di lato, mura a scarpata alte 13 metri, quattro torrioni circolari di 15 metri di diametro e un maschio a base rettangolare alto 17 metri. La rocca non fu sufficiente: Mordano subì un crudele sacco. Se la rocca cateriniana è sparita, rimangono le due grandi torri che fanno ala all'ingresso di Mordano. L'ingegner Giovanni Brusi, che le disegnò negli anni Ottanta del secolo scorso, aveva sott'occhio quelle dell'arsenale di Venezia. Era un'epoca di grandi ritorni e l'Italia fu piena di "merli". I due propilei creano la necessità di un fondale offerto, più onestamente, dalla chiesa parrocchiale dedicata a S. Eustachio, ricostruita dopo le distruzioni della guerra. All'interno, sull'altare maggiore, è affrescata la Madonna col Bambino (XVI secolo). Interessante il piccolo tabernacolo del Cristo morto, nella cappella maggiore, risalente al XV secolo. Nel battistero ricorre lo stemma di Mordano: un drago e una freccia. C'è, al proposito, un contrasto con il nome che deriverebbe da Moretano, luogo dove abbondano i gelsi. Infatti all'inizio lo stemma di Mordano era un gelso. Belle le passeggiate nei dintorni, favorite dalla vicinanza del Santerno: al mulino di Bubano e alla vicina chiesa di Santa Maria, alla Ringhiera vecchia, che una volta dovette assolvere a funzioni di difesa, al borgo San Germano con i due oratori gemelli. La festa principale è per Sant'Antonio abate, la prima domenica d'agosto.
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