SERIE B2 - 1a giornata ritorno
BREMBO VOLLEY TEAM (BG) – UISP IMOLA VOLLEY 3-2
23-25 27-25 17-25 25-16 15-8
Brembo si conferma la bestia nera di Imola, infatti dei nove punti che ha in classifica
generale, ben cinque sono stati strappati alla formazione di Sangiorgi.
Più che meritarsi la vittoria il Brembo, si è largamente meritata la sconfitta
Uisp Imola Volley; la formazione bergamasca, che ha recentemente sostituito l’allenatore,
è entrata in campo con l’umiltà e l’atteggiamento giusto per affrontare un avversario
(Imola), che sulla carta l’avrebbe dovuta sovrastare.
Altro approccio hanno, purtroppo, avuto le ragazze imolesi le quali sono state
raramente capaci di mostrare a pieno le proprie qualità e il cui gioco è progressivamente
sceso di intensità, lasciando ampio spazio all’infinita serie di errori che hanno
pesantemente condizionato la loro partita orientandola a favore delle bergamasche.
Probabilmente è stato un errore parlare di playoff, Imola deve ancora dimostrare
di essere uscita dalle sabbie mobili del fondo classifica e non deve dimenticare
che non si vince solo perché si ha qualche punto in più in classifica ma solo
se in campo si fanno più punti che errori.
Venendo all’incontro, dopo un buon avvio del Brembo, il primo set ha visto un
deciso recupero di Imola che, non senza affanni, riusciva a chiudere sul 25 a
23.
Sempre in svantaggio Imola nel secondo set e, dopo aver anche stupidamente sprecato
una palla set, chiudeva male lasciando il parziale al Brembo.
Terzo set decisamente in mano alle imolesi che conducevano sempre e chiudevano
sul 25 a 17.
Forse appagate di quanto fino ad allora dimostrato o forse a causa di qualche
altra strana logica, le giocatrici imolesi, nel quarto e nel quinto set, concedevano
alle rivali l’impossibile e, dopo una indescrivibile serie di errori sia difensivi
che offensivi, offrivano su un piatto d’argento la vittoria al Brembo, ben felice
di incamerare due punti così importanti.
Per Brembo una grande Mazza ha castigato i deboli muri imolesi, mentre Callegaro
e Bazzana hanno completato l’opera di distruzione sparando regolarmente nelle
zone lasciate scoperte.
Poco da salvare per Imola se non la buona prova di una ritrovata Pappacena e la
costanza di Casolari che, pur febbricitante e debilitata, ha retto brillantemente
la ricezione imolese; troppi errori sia in attacco che in difesa (alla fine 56
sono stati i punti regalati all’avversario) e, forse, poca umiltà (da ritrovare).